Un bel dialogo ai Magazzini di Palazzo Donnafugata a Ragusa Ibla

Gioele Dinicola, titolare di questa bellissima insegna, ci racconta la sua proposta mettendo in luce l’inadeguata valorizzazione delle potenzialità turistiche

Donnafugata è un nome che identifica la Sicilia. Già questo basterebbe per rendere attrattivo questo locale inaugurato nel 2019 in un posto straordinario: un edificio Patrimonio UNESCO costeggiato da una chiesa, nel centro di Ragusa Ibla. 

Per i siciliani, quando si cita Ragusa Ibla, non servono presentazioni; per i lettori che non la conoscono, invece, va detto si tratta di una delle espressioni più belle dell’arte barocca, una vera perla nella Sicilia orientale.

 

 

Tornando ai Magazzini: non sorprende solo la loro struttura architettonica, ma pure la storia che si portano dietro. Qui, infatti, i baroni di Donnafugata facevano magazzino per le loro conserve.
“Sarebbe poco intelligente non legarsi alla tradizione in un luogo che per anni è stato utilizzato per mettere al sicuro prodotti alimentari” – ci racconta Gioele Dinicola che gestisce questa attività con la moglie, Eluanda Taranto.
“Abbiamo voluto dare priorità ai piatti e alle preparazioni tradizionali della nostra città e regione, come il macco di fave, la pasta con le sarde, la caponata, senza però negarci qualche novità per rendere dinamico il menu”.

 

 

Gioele ha maturato esperienza in sala e poi come maître al Donnafugata Golf Resort di Contrada Piombo ma qui si occupa – felicemente – della cucina.
“Credo che in un locale sia fondamentale la presenza del proprietario in cucina. Non necessariamente come chef, può essere anche supervisore. Dove si concretizzano i cibi è giusto che ci sia chi ha le redini del progetto. Poi, grazie agli anni trascorsi a tu per tu con il cliente riesco a gestire i ragazzi in sala. In un posto così ho pensato subito che l’atteggiamento dovesse essere coerente e ben definito. Lavoriamo con un’impronta sobria ma seria. Cerchiamo il giusto equilibrio per far star bene le persone in un posto che merita grande rispetto”.

 

 

Inevitabile parlare con lui anche di turismo con riflessioni meritano di essere approfondite.
“Nel periodo estivo raggiungiamo il 75% di clientela turistica, il restante sono ragusani e conterranei, tendenza che si converte in inverno. La Sicilia vive di rendita, siamo onesti, anche grazie all’associazione con grandi nomi come Camilleri o Montalbano, oltre che merito di tutte le risorse storiche e paesaggistiche che rendono unica questa terra. Siamo davvero fortunati per tutto ciò che ci circonda ma…”.

Ma non è tempo di adagiarsi sugli allori, come sottolinea Gioele.
“C’è un salto mentale urgente da compiere. Alcuni elementi attrattivi si esauriscono nel tempo, dobbiamo approcciare al turismo in modo diverso facendo lavorare in sinergia enti, attività, consorzi. Abbiamo un altissimo potenziale in Sicilia, e in tutte le regioni d’Italia, per quanto riguarda la storia, il trekking, i siti naturali, i musei, ma non basta possedere ricchezza per far bello un Paese. Bisogna valorizzarla e comunicarla in modo adeguato per dare futuro e continuità al settore del turismo”.

 

 

Con noi Gioele ed Eluanda lavorano dal primo giorno di apertura. Con orgoglio possiamo dire che acquistano moltissimi prodotti per la loro dispensa, compreso l’ittico fresco.
La cucina dei Magazzini di Donnafugata è pensata per dare valore e per accontentare tutti, includendo primi piatti, secondi della tradizione, ma anche pizze e panini artigianali. E se proprio volete affondare nella cucina siciliana provate i ravioli di ricotta con sugo di maiale… o chiedete informazioni sul luogo che vi circonda: il fascino e il piacere saranno raddoppiati.