La Porchetta di Ariccia Igp e le buone ragioni per averla

A fine 2023 i dati pubblicati dalla 21° edizione del Rapporto ISMEA-QUALIVITA tessevano le lodi della Dop-Economy italiana. Ne basta uno per sottolineare l’importanza del comparto agroalimentare del BelPaese su scala globale: Italia detiene il primato, con 853 prodotti, di Paese con il maggior numero di filiere DOP IGP STG al mondo.

Eccola dunque un’ulteriore ragione per noi per dare visibilità alle virtuose produzioni italiane che si fregiano delle indicazioni di origine. Lo faremo anche con la nostra attività di comunicazione online partendo da un’eccellenza laziale assoluta: la Porchetta di Ariccia Igp.

 

Un prodotto che non ha confini

Dopo aver pronunciato il termine “porchetta” segue, immediatamente, l’associazione con la città di Ariccia. Non è una moda, né un automatismo casuale, ma il frutto di un’affermazione gastronomica saldamente legata al contesto di origine. La zona di produzione della Porchetta di Ariccia IGP, infatti, comprende il solo comune di Ariccia, in provincia di Roma. Da questo luogo il noto insaccato ha preso il largo superando confini regionali, nazionali e internazionali. È diventato ingrediente di fama per la farcitura di schiacce, focacce, pizze, panini, ma ha trovato collocazione anche nelle selezioni di salumi e in alcune ricettazioni.

Un’esaustiva descrizione

La Porchetta di Ariccia IGP si riferisce al prodotto ottenuto dalla lavorazione del suino intero oppure solo della sua parte centrale (tronchetto), che viene cotto e condito. I suini, appartenenti alle razze Landrace, Large White, Pietrain e relativi ibridi, devono essere di sesso femminile. Ne tutela le origini e le caratteristiche il Consorzio di Produttori di Ariccia, costituito ufficialmente nellanno 2004 allapice di un percorso di collaborazione tra i principali Produttori di Porchetta, avviato negli anni precedenti. Il lavoro del Consorzio mira a tutelare e valorizzare questa specialità del territorio di Ariccia che rischiava di essere vanificata e svilita da prodotti che tentavano di imitarne le caratteristiche.

Le origini antiche

Stando a quanto riportato dal Consorzio la Porchetta di Ariccia vanta una tradizione millenaria, presumibilmente risalente ad epoche pre-romaniche e alla popolazione dei Latini. Si ritiene infatti che grazie alla presenza della nobiltà romana (succedutasi nel corso della storia e che era solita trasferirsi ad Ariccia per la stagione estiva o per organizzare battute di caccia) si sia potuta sviluppare quella maestranza artigiana nel preparare la porchetta presente ancora oggi e che continua a tramandarsi nelle famiglie ariccine di padre in figlio.

Il riconoscimento IGP

Dal 14 giugno 2011, a livello europeo, la Porchetta di Ariccia ottiene il riconoscimento di indicazione geografica protetta (IGP) è un prodotto artigianale che può essere ottenuto esclusivamente attenendosi alle rigide norme del Disciplinare di Produzione approvato ai sensi del Regolamento (CE) n. 510/2006 e sottoposto alla verifica e controllo di specifico Ente autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole. La Porchetta di Ariccia IGP” può essere venduta intera con pezzature che variano da 27 a 45 kg. oppure in Tronchetti” di Porchetta con pezzature che variano da 7 a 13 Kg. Il Prodotto può inoltre essere fornito in vaschette ATM o Sottovuoto, già affettato e confezionato.

 

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