Oggi parliamo di un cibo che non è tipico della nostra regione ma più collocarsi efficacemente nei menu dei locali siciliani. Ci riferiamo ai Troccoli, una tipologia di pasta che Surgital ha valorizzato inserendola nel proprio catalogo, rispettando i criteri produttivi che la contraddistinguono l’azienda leader in Italia per la pasta fresca destinata alla ristorazione.
L’impasto dei Troccoli, degli spaghetti a sezione triangolare tipici del Foggiano, viene realizzato con pochi e semplici ingredienti sia nella ricetta originale, sia negli stabilimenti Surgital: semola di grano duro, farina di grano tipo “00”, acqua, sale.
Qualche informazione in più
I Troccoli prendono il nome dall’arnese con cui abitualmente venivano prodotti, il troccolaturo (nome che deriva dal latino torculum, cioè torcere). Si tratta di un mattarello, che può essere di vari materiali. Grazie a delle caratteristiche lame circolari il troccolaturo “torce” l’impasto dando alla sfoglia di pasta la tipica forma. È un attrezzo che vale la pena ricordare, anche per la sua valenza storica: ne parlava nell’Opera dell’arte del cucinare, pubblicata nel 1570, Bartolomeo Scappi.
Qual è il miglior modo per preparare i Troccoli
I Troccoli sono un formato rustico, spesso. Richiedono una cottura al dente, che ne valorizza lo spessore. Sono perfetti da abbinare a sughi ricchi, ragù vegetali, e molto altro.
In Puglia si è soliti consumarli con ragù di carne, con le braciole di maiale, la pancetta farcita e le salsicce. Molti li propongono anche con i funghi carboncelli o i frutti di mare.
Qui una ricetta Troccoli mantecati al ragù di polpo e riccioli di ricotta salata
A te la scelta del condimento. Dopo 6 minuti di cottura in acqua bollente salata sono pronti per incontrare il sugo che preferisci proporre ai tuoi clienti!