Il tocco magico dei Cucunci

Parliamo dei frutti del cappero, ingrediente amato dalla cucina siciliana che può ispirare, abbellire, divertire

Da buoni siciliani abbiamo una relazione stabile, e intima, con i capperi.
La nostra regione è senza dubbio la più vocata per loro coltivazione e la nostra cucina, estremamente mediterranea, trova in questo piccolo ingrediente carico di sapore un elemento di distinzione.
Ma se di capperi si parla quasi sempre, meno usuale è trovare approfondimenti sui cucunci. Allora rimediamo, scoprendo le caratteristiche e suggerendovi qualche modalità di impiego di questo prodotto originalissimo che si sta diffondendo anche fuori dai confini regionali!

Loro sì che son frutti

A differenza di ciò che pensano molti, i capperi sono i boccioli da cui si sviluppano i fiori.
I frutti della pianta non sono i capperi, bensì i cucunci: sono loro l’esito finale del processo!
In cosa si distinguono i due prodotti? Oltre ad avere dimensioni e texture diverse hanno un sapore più dolce rispetto ai capperi. Somigliano molto alle olive, sono decisamente croccanti, succosi ed hanno un sapore salino.

Dal punto di vista nutrizionale vale la pena ricordare che hanno alte quantità di quercetina, sostanza con grandi proprietà diuretiche e antibatteriche, ed hanno anche un grande potere antiossidante naturale.
I cucunci sono solitamente conservati sotto sale o sotto aceto.

In cucina

Molte cucine siciliane già impiegano questo ingrediente nelle proprie ricette ma il primo consiglio che vi diamo riguarda la narrazione: spiegate ai vostri ospiti la particolarità di questo frutto, ne rimarranno affascinati… soprattutto se si tratta di stranieri!
In quanto ai possibili impieghi, oltre alla classica pasta alla cucunciata (un trionfo di sapori!), potete impiegarli per arricchire insalate, tartare, carpacci; sono ottimi anche per decorare maionesi o hummus, per ultimare bruschette o per accompagnare taglieri di salumi e formaggi.

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